SAN VITO DI CADORE (BL)

COMUNE DI SAN VITO DI CADORE E
BOTTEGA DEL QUADRO - FELTRE

ORGANIZZANO
PRESSO LE
SCUOLE ELEMENTARI
DI SAN VITO DI CADORE (BL)

LA MOSTRA DI FRANCO MURER
Compagni di Viaggio:

MANIFESTO MOSTRA

FRANCO MURER

Nella mia avventura pittorica ho profondamente amato alcune figure emblematiche che hanno visibilmente segnato la mia esperienza artistica. Di queste figure si stagliano su tutti mio padre Augusto, Tono Zancanaro, Georges Seurat, Henri de Toulouse Lautrec, Paul Cézanne, Renato Guttuso e il poeta Federico Garcia Lorca.
Tra questi compagni di viaggio predomina, come naturale che sia, mio padre il quale con la sua grande maestria di disegnatore e scultore mi ha insegnato il Mestiere dell'Arte, spogliandomi delle cose superflue, talora in modo impercettibile, ma continuo, facendomi affacciare piano, piano alla finestra dell'arte.

Dopo e con mio padre, Tono Zancanaro, amico e piu', uomo carismatico che faceva diventare importante ogni suo gesto, parlava a noi, ragazzi, con grande rispetto trattandoci da adulti, insegnandoci a vedere le cose in profondità, facendoci capire come l'impegno continuo nel lavoro avesse consentito a Lui di farsi capire attraverso le proprie opere e trasmettere emozioni agli altri, ma anche a sé stesso nel rivedere e ricordare le proprie opere.

MOSTRA A SAN VITO	MOSTRA A SAN VITO	MOSTRA A SAN VITO

E' desiderio di ogni pittore rivedere raccolte tutte le proprie opere per poter così rintracciare i desideri, le angosce, le scoperte intuitive, i propri pensieri onde poter ricuperare con la mente i percorsi seguiti dalla propria immaginazione e i processi dei progetti e delle realizzazioni avvenuti in tempo diversi con emozioni e conoscenze diverse, esperienze che si sono create con incontri, avvenimenti e lavoro.
Tutte queste fatiche progettuali si possono sintetizzare nella ricerca del mio paesaggio interiore.
E' stato pertanto inevitabile contemplare un altro aspetto del mio percorso di uomo e pittore e dedicare parte del mio lavoro ai miei compagni di viaggio.

E' una intrusione nello studio di altri pittori, nella copia per capire il meccanismo del rapporto tra quadro e pittore, una diversa lettura per poter interloquire con elementi di mia invenzione, un'invenzione che mi permette di interagire costruendo un insieme di stanze ideali che diventano nel tempo un mio racconto che non è una ricerca del tempo andato e tempo ritrovato ma del tempo da scoprire.