| I cicli Pittorici
Nel 1979, alla Galleria "Al sole" di Feltre (BL) presenta Bagliori di Spari (Morte di Apollinaire), un ciclo di opere raccolte in catalogo dall'Editore Castaldi, con testo critico di Maria Pia Granà.
Nel 1981 presenta nelle Amm. Comunali di Finale Emilia e Mirandola il ciclo dei Boschi. Mario Rigoni Stern ha avuto modo di scrivere:" I Boschi di Murer sono i nostri boschi della montagna antica, da dove hanno ricavato vita e sopravvivenza gli antenati montanari. Egli ci dona con segni e colori immagini di boschi che partendo dalle prime forme dell'esistenza luce-vita, ci fa arrivare al più favoloso mito della saggezza antica: all'uomo-albero".
Al Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1982 espone le opere L'uomo e l'ambiente raccolte in catalogo e presentate da Franco Solmi e Marilena Pasquali.
Nel 1983 dipinge L'Oro del Reno ispirato all'opera di Richard Wagner. Il ciclo è raccolto in volume edito dalle edizioni d'arte Il Bulino di Modena e presentato da Carlo Federico Teodoro. Verrà esposto nelle gallerie d'arte Città di Reggio Reggio Emilia, Rizzoli Arte , Milano.
1985 Espone il ciclo pittorico Il giardino delle delizie (Hortus deliciarum)al Circolo Artistico di Bologna (catalogo edito da Il Bulino, Modena ; presentazione Maria Grazia Accorsi) e successivamente nelle gallerie Il Triangolo Cremona, Kuperion Merano Locus Salus Gioia del Colle (BA) e all' Artexpo New Yor Coliseum (catalogo edito da Il Bulino, Modena con presentazione di Riccardo Barletta).
1986-'89 Il Faust di Goethe presentato per la prima volta a Milano nel foyer del Teatro Nazionale. Le opere sono raccolte in catalogo Un Faust senza maledizioni con testi di Ugo Ronfani e Dario Micacchi. edito da Nuovi Sentieri. Successivamente vengono esposte all'Università agli Studi, Venezia; Chiostro di San Marco, Firenze; Villa D'Este, Tivoli; Biblioteca Comunale, Taormina; Casinò Municipale, San Remo; L'Immagine, Lecce ecc.
Alla Galerie Du Theatre , Ginevra presenta Faust - La notte di Valpurga (Catalogo edito dalla Leonardo Arte, Roma ; presentazione Sergio Rspoli). 1989-'92 Nelle sale e nel maestoso Chiostro di S. Apollonia a Venezia, Franco Murer presenta il ciclo di opere ispirate al poemetto biblico del Cantico dei cantici. Paolo Rizzi scrive "Gioia sensuale, felicità panica attorno al mito eterno della donna. La pittura è turgida, corposa e nello stesso tempo esalta, di tono romantico, con un andamento simbolicamente sinuoso. La donna si innesta in una concezione animistica della natura, sotto cui pulsa la forza dell'amore".
1992- Il poeta Ferdinando Baldini presenta nella sede della Stamperia Busato di Vicenza il ciclo di opere ispirate alla poesia Memoire di Arthur Rimbaud. Ha curato il testo critico e la traduzione della poesia del catalogo della mostra.
Recensisce Salvatore Maugeri "L'acqua chiara, come il sale delle lacrime infantili è l'attacco con cui Rimbaud inizia la sua "Memoria" e Franco Murer immagina corpi distesi di fanciulle e volti dalle chiome scarmigliate dalla brezza che fanno velo a sguardi indecifrabili, misteriosi.
1993 Per il bicentenario della morte di Carlo Goldoni Franco Murer dedica un ciclo di opere ispirate alle commedie: Arlecchino servitore di due padroni, La Putta onorata, La bottega del caffè, Mirandolina. L'ampio ciclo pittorico è raccolto in catalogo 1793 Carlo Goldoni 1993 dall'editore Bubola&Naibo con testo critico di Ugo Ronfani. Le opere vengono esposte nei teatri di Modena - TeatroStorchi; di Zurigo Kantonsschule Ramibuhl , di Catania -Piccolo Teatro
1994 - Espone il ciclo Il tempo del mito e della memoria al Palazzo Ducale di Sabbioneta (MN). Dal catalogo della mostra (editore Il Bulino, Modena con testi critici di Leandro Ventura e Filippo di Forti), il Sindaco Ernesto Cortelazzi.. "Sabbioneta è un luogo di memoria, di arte e di mistero . La mostra di Franco Murer allestita nelle Sale di Palazzo Ducale e comprendente opere appositamente dipinte sulle "fonti" sabbionetane, aiuterà e solleciterà i visitatori a ripercorrere un mito".
1998 Dal catalogo Il flauto magico (Die Zauberflote), Maurizio Zanon scrive "..Ed è bello davvero, magico oserei dire, quando succede che un'arte ne ispiri un'altra. E' il caso di Franco Murer che ripropone in Pittura, in questo ciclo dedicato a "Il flauto Magico", tutta la genialità di Wolfgang Amadeus Morzart .Il ciclo di opere viene esposto: Union Lido, Cavallino (VE), ex Macello Comune di Dolo (VE), Petrofil Arte, Milano.
2000 Il mio paesaggio è il lavoro che dedica al padre per i quindici anni dalla sua scomparsa. Il difficile dialogo con il perdono della morte è l' introduzione voluta da Franco Murer nel catalogo, per motivare e facilitarne la lettura. Il testo critico è curato da Paolo Tieto. La mostra è promossa dal Comune di Bologna (Villa Aldrovandi Mazzacorati), e dalla Comunità Montana "Marsica 1" di Avezzano (AQ) al Castello Orsini Colonna.
Afferma Paolo Levi nella presentazione delle sue opere nella monografia edita da Giorgio Mondadori: "Franco Murer è un esempio perfetto della paradossale concezione della temporalità e di come mito e ragione possono conciliarsi in un amalgama personale e stimolante. Murer è certamente un pittore del mithos, ma la sua è mitologia moderna, frutto di un percorso individuale nella ragione e non un mero sedimento in immagini di un patrimonio estraneo o rievocato."
Gli sono stati affidati dal Comune di Falcade la realizzazione dei ritratti commemorativi in bronzo di Sandro Pertini (Caviola) e Tilman (Molino) Il 20 agosto 2000 a Canale D'Agordo (BL), viene inaugurato il monumento L'albero della memoria, realizzato in cemento bianco, cm. 360x180. |