Depliant mostra
Medusa
Asiago
Franco Murer ad Asiago
Siamo orgogliosi e grati di poter ospitare ad Asiago Franco Murer, la sua spiccata sensibilit? di artista di montagna si percepisce tutta nel tratto deciso delle sue opere, paragonabile al passo deciso dell'alpinista che sa affrontare l'angoscia del verticale guardando il dirupo che sprofonda verso l' inferno senza sentire timore.
? da questa prospettiva che vogliamo farvi osservare l'inferno dantesco ad Asiago, interpreato da Franco Murer in questa straordinaria mostra, portandovi nel paradiso delle nostre montagne, per farvi cogliere le emozioni vertiginose delle sue opere.
Assessore al Turismo
Nicola Lobbia
XIV Il Sabbione infuocato
XIII Scialaquatori
XVIII Giasone
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Dal 5 Marzo al 1 Maggio 2022
MUSEO LE CARCERI DI ASIAGO
Via Benedetto Cairoli, 13
info@museolecarceri.it
TEL
0424 600255
"Passioni Umane nell'Inferno di Dante"
opere di Franco Murer
Franco Murer ad Asiago
Siamo orgogliosi e grati di poter ospitare ad Asiago Franco Murer, la sua
spiccata sensibilit? di artista di montagna si percepisce tutta nel tratto
deciso delle sue opere, paragonabile al passo deciso dell'alpinista che sa
affrontare l'angoscia del verticale guardando il dirupo che sprofonda verso
l' inferno senza sentire timore.
? da questa prospettiva che vogliamo farvi osservare l'inferno dantesco ad
Asiago, interpretato da Franco Murer in questa straordinaria mostra, portandovi
nel paradiso delle nostre montagne, per farvi cogliere le emozioni
vertiginose delle sue opere.
Assessore al Turismo Nicola Lobbia
In questo anno 2021, puntualmente dedicato al ricordi di Dante
nel settimo centenario della sua morte (13-14 settembre 1321:
Dante aveva allora 56 anni), non mancheranno certo, insieme
alle commemorazioni ufficiali, nuove illustrazioni della Divina
Commedia: impresa sempre allettante ma anche estremamente
impegnativa a motivo dell'eccelsa qualit? del monumento letterario
di Dante, "divino poeta". A me ? riservato ora il piacere di
presentare le illustrazioni del suo Inferno, opera di Franco Murer.
E' un onore che ho accettato volentieri, non solo per ragioni di
amicizia, ma anche perché le ritengo per qualit? poetica tra le pi?
espressive finora realizzate.
Dalla presentazione in catalogo
Le passioni umane dell'inferno di Dante -
Cardinale Giovanni
Lajolo
Franco Murer disegna l'Inferno di Dante (nel VII centenario della morte del poeta)
Franco Posocco
Franco Murer ? figlio d'arte. Nell'ultimo dopoguerra il padre Augusto scultore, aveva evocato nel bronzo il sacrificio dei caduti per la patria. Lo testimoniano il complesso monumentale di Vittorio Veneto, a Venezia quello alla partigiana posto da Carlo Scarpa sull'acqua della laguna. Alla solennit? di queste commemorazioni Murer jr aggiunge ora il disegno ed il colore della pittura capace di una dettagliata narrazione poetica. Da tempo egli ci aveva abituato alle sequenze di immagini, quasi una proiezione continua, un film, il cui scorrere ci descrive una vicenda, un racconto. Nella "Via Crucis" di Falcade si percepisce il compiersi di una condanna, di un'esecuzione capitale, mentre nelle tavole della battaglia di Lepanto ci fa assistere allo svolgimento dello scontro navale. Sono due esempi in cui la figurazione pittorica ? idonea a celebrare la storia. Era quindi inevitabile che l'artista contemporaneo incontrasse l'altissimo poeta, che sempre conviene rievocare e interpretare. Anche perché Dante aveva abitato citt? venete: Treviso del "buon Gherardo" e di Gaja da Camino, Verona di Cangrande della Scala, Venezia dell'Arsenale. Asiago prossima agli altipiani sopra Rovereto, da cui precipitano i "lavini", ? quindi un luogo adatto per concludere il centenario. Dante infatti aguzza lo sguardo della pittura, la fantasia dell'invenzione, l'impegno del pennello. Immergersi nell'Inferno, la prima e pi? terribile cantica, richiede uno sforzo di immaginazione e di tecnica nella scelta del colore, della grafia, della luce. Ma la parola ? suono che svanisce, perci? Murer per fissare i sentimenti usa il colore. Si veda l'immagine di Paolo e Francesca (VI) immersi nel rosso assoluto della passione, della Medusa (IX) che invade con lo sguardo infuocato tutto il bianco del foglio, delle Arpie (XIII) inestricabilmente attorcigliate sul fondo nero/pece, o quella dove la zuffa tra i diavoli (XXII) emerge dal gelido blu/notte della disperazione. Grafia a china sottile e campiture di colore puro sembrano dialogare tra loro, la prima come trama della narrazione, il secondo quale mezzo per esprimere l'emozione. Su tutte le drammatiche illustrazioni che rima dopo rima, ci espongono le tragedie, i peccati della condizione umana, emerge l'immagine del poeta, continuamente ripetuta, quasi modulata con amore e resa con lo strumento elementare del ritratto classicamente inteso. E' questo il modo con cui il Murer illustra il degrado e la grandezza dei personaggi, dopo tanti colleghi intenti nel passato a dipingere l'universo dei sentimenti, visti all'inferno nella loro dimensione aberrante. Egli ci restituisce una sua maniera di vedere l'intimit? dell'anima umana non con il solo mezzo del segno (si veda Gustave Dore'), ma attraverso quello del colore, il vero protagonista delle danze macabre medievali. E' l'intensit? cromatica, centrale nella sua poetica l'essenza, la cifra della sua figurazione. Nella mostra di Asiago attraverso le immagini espressive di Franco Murer, l'Alighieri ancora ci interpella e ci commuove.
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